Note publique d'information : Tutta la critica italiana e straniera, senza più eccezioni, considera quest'opera
come una delle più belle del Novecento poetico Essa è tale da imporsi, ad apertura
di libro, con avvicentissima commozione reale, a qualunque lettore; e d'altra parte,
la vita leggendaria, ma quanto dolorosamente reale, del poeta girovago e pazzo, illuminato
e oppresso, appartiene ormai al patrimonio comune d'ogni pur limitata cultura. Dino
Campana seppe sollevare la sua delirante esperienza fino alle vette più alte della
poesia in una magica accensione lirica: e il suo libro (costantemente accresciuto
di edizione in edizione con nuove giunte, taccuini, abbozzi e appunti, in una sorta
di quasi mitico perseguimento d'una forse irraggiungibile compiuta perfezione) si
presenta, in questa che è la ssta, curata, come le altre, da Enrico Falqui, in una
forma che possiamo ritenere definitiva. Peraltro, , questa sesta edizione non reca
più, come già nella precedente, la Nota al testo del Falqui : la quale, ampliatasi
via via con l'aumentare della bibliografia sulla vita e l'opera di Campana, è sembrato
opportuno staccare dal testo e pubblicare a parte, in un volume a sé, che vedrà la
luce fra poco, col titolo Per una cronistoria dei « Canti orfici ». Diverrà, codesto
libro del Falqui, lo strumento essenziale per il lettore che voglia entrare nel vivo
delle infinite questioni suscitate dalla biografia e dal testo del poeta. Insieme
alla Cronistoria uscirà, sempre presso la nostra casa, un nuovo inedito campaniano,
curato da Domenico De Robertis ed Enrico Falqui, Taccuinetto faentino: inaspettato,
e forse ultimo capitolo della avventurosa e drammatica storia del testo di Campana.
In esso da aggrovigliate annotazioni emergono lampi e barlumi dei più celebrati canti
in prosa e in verso: fonte di nuove certezze, o di nuovi problemi, rispetto alla lezione
accettata per definitiva, ma soprattutto testimonianza del minuzioso accanito cosciente
lavoro donde sorse la grande poesia di Campana.